Lo sposo 2016 di Carlo Pignatelli

La recente intervista del famoso stilista

Carlo Pignatelli ha recentemente rilasciato un'intervista in cui connota l'uomo che veste le sue collezioni cerimonia, ripercorrendo, allo stesso tempo, i suoi nobili esordi anni Ottanta, quando, appunto, lo stilista decide di "dare allo sposo la stessa importanza della sposa".

In effetti, la moda cerimonia uomo ha fatto passi da giganti dal tradizionale completo elegante grigio scuro del passato, "una diplomazia limitata rispetto ai colori e ai modelli che proponiamo oggi".

Nel 1980, infatti, la prima collezione uomo firmata Carlo Pingatelli nasce dalla ricerca sapiente di colori, tessuti e modelli, pronti a creare nuove tendenze, tanto che lo stilista afferma: "...mi accorsi che alcuni tessuti particolari sulle giacche da uomo davano un certo risultato apprezzato dal pubblico; da lì nacque questa passione che ha meritato la mia dedizione...".

L'uomo Pignatelli si identifica in un'entità eterogenea, pronta ad indossare i capi sartoriali della maison per svariati motivi, dal colore al tessuto, ma sempre in merito a quel quid che ne sottolinei il "marchio di fabbrica".

Ed ogni sua collezione ha un'ispirazione differente, dai caratteri ai film, dalle case reali alle canzoni, una sorta di sfida (o divertimento) stilistica, che dà vita ad espressioni uniche, diverse dalle precedenti.

La collezione sposo 2016 caratterizza un dandy moderno e si contraddisitngue per il "...gusto del personaggio eclettico, che sa lanciare tendenze e influenzare il gusto della gente, con dettagli sempre più ricercati e precisi...".

Il gusto e la proporzione sottendono un outfit da sposo perfettamente riuscito: per Carlo Pignatelli il primo è un carattere personale (anche se "...quando una cosa, come in questo caso un capo, è bello, è oggettivo..."), il secondo si basa sull'armonia delle forme drappeggiate addosso ad ogni corpuratura, un risultato che conferma il successo del servizio su misura, soprattutto per i cultori del bel vestire.

Allo stesso tempo, lo stilista ammira un bel taglio tradizionale, che non esplica affatto come "noioso", ma piuttosto dichiara opinabile la scelta di accessori e dettagli che stonerebbero con il capo classico, come, ad esempio, scarpe fin troppo originali.

Infine, a proposito degli accessori, Carlo Pignatelli, si schiera su una scelta consapevole degli stessi, soprattutto visto che, dal punto di vista maschile, essi si limitano a cravatta, orologio e gioielli; per questo egli afferma: "...una scelta giusta di questi accessori potrebbe migliorare anche un capo non perfetto, ma se si sbagliano accessori su di un capo perfetto, si rischia di rendere brutto anche il look migliore...".